venerdì 26 marzo 2010

Fuori i secondi


Mi sono sempre chiesto se avesse un senso preciso il fatto che il sapore del sangue fosse quello del ferro.
Ricordo da bambino mente mi colava dal naso,quando cadevo di faccia dalla bicicletta,quando ci prendevamo a schiaffi , il mio sangue aveva il profumo degli attrezzi di ferro di mio nonno.
Aveva il sapore della forchetta quando la succhiavo in attesa del piatto di pasta.
Questo mi distraeva,mi sollevava,mi faceva dimenticare la botta appena presa e per qualche motivo misterioso,mi faceva sentire bene.
Anche ora che sono all'angolo a farmi bestemmiare addosso dal coach, a farmi lavare la faccia sento il profumo del ferro galleggiare nella bocca.
Il pubblico oggi è meno partecipe del solito.Non ho ancora sentito il classimo "dagliele" venire dalle mie spalle.
C'e quel continuo intenso brusio da palestra.Un costante rimbombo di voci e risate.Un eco continuo e distratto.

Alla ripresa lo stendo.
L'ho stancato per tutto il tempo.Ho incassato anche troppo.
Cazzo ha un pungo di ferro.Ma non ha speranza.Lo tengo in pugno.Questione di resistenza.
Le ultime sassate l'hanno stordito di brutto.La prima volta che si fa trovare scoperto e' mio.
Certo per un pugile in Italia non c'e mai grande speraza di guadagnare,ma la mia carriera me la sono fatta bene.Ancora un paio di incontri e mollo.Incontri ben pagati.Poi mi dedichero' al negozio di articoli sportivi.
Magari faro l'allenatore.Di sicuro e' arrivato il momento di finire.
Il mio collo ha gia un sacco di problemi.Un distacco della retina gia curato.
Non vorrei mai finire come quel ragazzo che si allenava con me anni fa.
Punch drunk la chiamano.Sembra costantemente ubriaco poveraccio.Troppi pugni ti rendono un imbecille a lungo andare.
Si sono un pugile e fa parte del grande gioco,ma fanculo.
E' una buona cosa percepire i propri limiti.Sbaglio?
Ma intanto devo pensare al mio nemico li spiaccicato nell'angolo.
Un nemico che si muove bene, con un buon sinistro, ma senza speranza.Non c'è l'esperienza.Non c'e resistenza.
Lo staranno pompando ora.E infatti eccolo li il coach,tutto piegato su di lui.
Sembra che lo stia baciando.
Invece credo addirittura che lo stia schiaffeggiando.
I pugni devono averlo addormentato,stordito.
Il mio diretto rimane uno dei piu forti che puoi trovare in giro,ammettiamolo.
Vedo che strizzano un bel taglio allo zigomo sul bel visetto del mio nemico.Bene.
Dato che sono qui a sputare saliva rossa nel secchio se lo merita tutto.
Parte del gioco.

Qua si ritarda a ripartire.
La gente sta fischiando.Vuole vederci scannare.
Lo speaker sta dicendo qualcosa ma io non lo ascolto.
Vedo lo sguardo perso del mio nemico.Troppo perso.Troppo spento.
Troppo forte il mio diretto.
Sono una molla elastica con i denti insanguinati.
Pronto a finire sto cazzo di match.
E' la ripresa.Saltello verso il centro ma il mio nemico non si muove.
Mi guarda a due passi dal suo angolo.Mi guarda con uno sguardo da bambino.
Un bambino con il viso sfregiato e con le spalle tatuate.
La gente non parla piu.
C'e un silenzio in che in questi ambienti non senti mai per fortuna,perche è davvero un brutto segno.
I due angoli non fiatano.Si guardano.Ci passano attraverso e si guardano.
Svegliati, muoviti, saltami addosso.Sono il tuo nemico.
Ma è immobile con le braccia distese sui fianchi.
E il silenzio continua per lunghissimi frammenti di secondo.Finche non sento lo stridere di scarpe da ginnastica fare eco nella palestra e li qualcosa si sblocca.
Il mio nemico,con il viso spento sta precipitando di faccia.Cade dritto come un palo.Rimbombando sotto le mie scarpe.
Mi allontanano di peso,mentre mezzo mondo sale sul ring.lo girano ,gli aprono gli occhi,gli puntano una pila, gli massaggiano il petto.lo legano al lettino dei paramedici.Lo portano via.Nel casino piu totale.
Che fine di merda per la mia carriera,che fine di merda per la sua.
Sperando che solo sia la sua carriera a finire...
Il negozio di articoli sportivi.
Vedo mia moglie che mi guarda con le mani sulla bocca li ferma davanti alla sua sedia, mentre tutti non sanno stare fermi e si aggrappano al ring.
Chissa se il mio nemico ha una moglie, una famiglia.
La mente corre ad Ernie Schaaf,
Io di certo non sono Carnera però.
E la cosa brutta è che ora non sto provando niente.
Articoli sportivi.
La mia famiglia.
Gli occhi di mia moglie.


Parte del gioco.
credo.

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