sabato 3 aprile 2010

Porn movies




Le luci di scena illumiano le grosse spalle di Danny Raw.
Danny Raw in realtà si chiama Mario.Il nome (del cazzo)gli fu affibiato dal regista delle sue prime scene.
"Mario,certo che sei...come dire.Ruvido con quelle ragazze"
Lui voleva chiamarsi Henri Horne.Non si sa bene perchè.
Sprecare pellicola.Niente fa incazzare di più la produzione di questi tempi
Il problema è che non riesce a venire.
Se ne sta li da 10 minuti a martellarsi il pisello mentre,stiracchiandosi le gambe la signorina rossa e lentigginosa,aspetta annoiata il cumshot che non arriva.Osserva fissando il movimento della mano.
In religioso silenzio tutti aspettano.
Si sente solo il rumore della pelle umida che ritmicamente va su e giu' sul cazzo.
Una volta era perfetto nei tempi.Quando il regista diceva che era il momento,la scena finiva.
Teneva meno stretta la mano,teneva distante pochi millimetri il pollice dalla pelle della cappella.Tutti trucchetti per concentrare l'orgasmo all'ordine suo.
Al momento opportuno bastava andarci pesante un paio di secondi,strofinare la pelle ormai intorpidita,stringere più forte ed esplodere in faccia alla signorina di turno.
Oggi non succede piu.
Forse troppi film.Troppo sesso meccanico.
Viene quando si masturba a casa, solo, riguardandosi in DVD.
Essere stanchi del proprio lavoro è qualcosa che ad un pornoattore non è concesso.
Dopo aver concluso con molta concentrazione e dopo lamentela del regista Danny se ne sta fuori a guadare il cielo di Budapest.
"Cazzo non si può,non si può lavorare in sto modo"
Lamenti che non arrivano sul balcone.Aria fresca profumata di primavera.
"C'e bisogno di gente nuova,basta gente scoppiata"
Danny sputa giù cercando di beccare le macchine.

Mi ritrovo ,dopo una serie di film prodotti ai tempi d'oro, a fare casting e a seguire produzioni in un momento dove il mercato è in crisi nera.
Non c'è più investimento.
E neppure la professionalità.
Ultimamente qui ad est ha visto girare troppa gente uscita da chissa quali bar e raccolta da chissa quali strade.
Ragazzine appena maggorenni dal trucco sfatto e con il crack nella borsetta.
Ieri pomeriggio per questa scena ho dovuto scegliere tra 6 ragazze.
Una che continuava a guardarmi con occhi caldi come se dovessi essere io poi a scoparla sotto le telecamere.
Un altra con un naso da pugile schiacciato in chissà quale rissa.
Poi meglio non pensare ai test medici.
Sconforto.Puzza di degrado che avanza da sotto la porta.
Una di quelle ragazze aveva tutta l'aria di avere il peso del mondo addosso.Non è di questo che il porno ha bisogno.
Si perchè in questo mondo non si entra per i soldi.
Se non entri nel porno con il sorriso, con la voglia di giocare ,con la voglia di scendere in strada e guardare la gente normale dall'alto al basso avendo pietà della loro timida sessualità nascosta e pruriginosa,nel mondo del porno non ci cammini.Non vai avanti.
C'è ancora bisogno di gente che glorifichi se stessa in un acrobatico doggy style.
C'è bisogno di gente che perda l'iniziativa all'improvviso dimenticandosi del tizio con l'asta del microfono dietro alla schiena.
Sogno una immensa gang bang,pulsante di carne ,sulla vetta di una collina ,distesa su di un manto verde,sotto il diluvio,in assenza totale di luce,nascosta dalla coltre nera e accompagnata da tuoni che fanno vibrare la terra.Corpi urlanti e infangati illuminati solo dai lampi.
E invece mi ritrovo su una sedia pieghevole a dover scegliere quale ragazza far scopare da quello che non lo vorrebbe nemmeno più fare.
Pagato per scopare.C'e la fila di gente che prenderebbe il sui posto volentieri.
E lui invece vuole smettere.Bruce Jizz si fa chiamare.
Siede li nudo,mandando SMS alla moglie in attesa che tocchi alla sua scena della doccia.
Mentre riordinano il salotto e qualcuno mette su una pasta in cucina, lui se ne sta li da solo, tentando di capire come funziona il nuovo cellulare stringendo gli occhi dietro agli occhiali.
E' un momento difficile, dice spesso.
La sua pelle non e' piu tirata e lucida come un tempo.Non è più lo stesso corpo scolpito degli inizi.
Lui che aveva debuttato in uno di quei vecchi film in costume.Uno di quei film con gli schizzi a rallentantore.Con gli orgasmi doppiati.
Nel tempo in lui è nato qualcosa di strano.Un segreto difficile da confessare.
Nell'ambiente, da un po di tempo qualche voce si è sentita.
Persone dalle abitudini bizzarre ne ho conoscite parecche in questi anni.
Generalmente tutte persone serene che vivono tranquillamente la loro ossessione per il sesso.
Sesso più o meno perverso,più o meno normale ed accettabile.
C'era un attore Americano con la fissazione per le vecchie.
Gli piacevano le vecchie.Ma non le MILF.Non quelle bombe sessuali pronte a distruggerti.
Vecchie.Semplicemente decrepite.
Beh questa strana mania poteva essere utile al lavoro.Ci sono registi che li cercano come oro nascosto attori come lui.
Ma la segreta ossessione di quello che si sta preparando per infilarsi sotto la doccia con la ragazza dai capelli platino e tette rifatte senza averne la voglia ,è qualcosa di davvero difficile da spiegare.
Qualcosa che non potrà mai interessare nessun regista.
A guardarlo prendere per i capelli la bella e flessuosa ragazza,mentre gli accarezza il corpo bagnato dall'acqua, non si direbbe affatto.
I manichini.
Fa sesso con i manichini.Si,fa ridere.
Da ragazzino, nel magazzino di casa sua c'era un busto.
Senza gambe e senza testa.
Sufficentemente corpo da accopagnare le masturbazioni segrete del futuro pornoattore.
Leggenda narra che un pomeriggio, dopo una scena che non prevedeva l'orgasmo da parte sua, si rilassò in solitudine nel ripostiglio del guardaroba accarezzando i fianchi freddi di un manichino.
Nella sua camera ora c'e uno spendido manichino perfetto nelle proporzioni, color latte,senza sguardo,senza viso.
Liscio e freddo.
Abbracciare quelle curve perfette ,senza vita ,senza calore,senza sudore.
Piano piano e' diventata l'unica sua forma di eccitazione.La carne non lo soddisfa più.Il calore e i fluidi corporei ultimamente addirittura lo ripugnano.
Malsano a dir poco.Questa cosa l'ho sempre immaginata come una specie di necrofilia.
Eccitarsi per qualcosa che ricorda una forma umana,rigida e gelida.
Insomma questo mi tocca vedere oggi.Uomini che si aggrappano alle solide tette di un manichino e donne che piangono la mancaza di un figlio asciugandosi gli occhi con la carta igenica allo specchio del bagno e un quarto d'ora dopo sono li a sorridere maliziose alla telecamera mentre grosse mani frugano nelle loro mutandine.
Degrado.
Vorrei tanto tornare a quando gioendo della nostra libertà ridevamo con le attrici,mentre si asciugavano lo sperma dalla faccia, delle espressioni masturbatorie di quelli che avrebbero visto il film.
Quando ci sentivamo superiori davvero e non ci vergognavamo di nulla, noi che conoscevamo noi stessi tanto da usarci con gioia fino a quel punto.
Il sogno di una infinita orgia, di risate e gemiti continui ,anche all'epoca dominava i miei pensieri.
Un mare di corpi lucidi e aggroviglaiti sotto lo suguardo di un immenso Dioniso dal piede carpino e dalle corna arrotolate sulla testa,urlante la gioia della vita.
E dietro l'orizzonte una citta fredda pallida e tremante di gente terrorizzata da quell'urlo e infinitamente triste, che a quel Dionisiaco amore non parteciperà mai.

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