sabato 16 ottobre 2010

Tutti secernono qualcosa.


"L'amore – un incontro di due salive... Tutti i sentimenti attingono il loro assoluto dalla miseria delle ghiandole" E.CIORAN


Aprire carcasse di corpi morti e freddi sicuramente non aiuta a guarire dalla mia strana ossessione.Eseguire autopsie,anzi la accuisce.
Da medico non posso fare a meno di guardare un essere vivente,morente,o deceduto da tempo,come stretta forma e funzione.Come sostanza biologica e reazione chimica.Semplice funzione.Come un geologo osserva una roccia.
Si probabilmente l'essere un medico legale ha aiutato la mia condizione.Il mio sguardo non è quello di un uomo.
Gia da bambino a volte mi fermavo a fissare i volti della gente.Rimanevo a guardare i sorrisi,le risate.Le smorfie,le contrazioni i sussulti della carne del viso.Gli occhi contratti.Le voci.I suoni emessi.
L'assurda forma dell'essere umano è la mia ossessione.
Significa guardare con gli stessi occhi di una vita che piomba nel nostro mondo da una realtà a noi sconosciuta.
Mi capita nel bel mezzo di una serata allegra.Durante un concerto,oppure mentre passeggio in centro.Quando sono solo,mentre guardo la TV,durante un amplesso o alla fine di un lungo bacio.
Niente mi leva dalla testa che siamo esseri fondamentalmente osceni.Certo in alcune giornate di clemenza ritengo la mia specie quantomeno bizzarra,ma in genere non può che suscitare un certo ribrezzo.
Ma insomma,come non si fa a guardare oltre le consuetudini che la nostra stessa natura ci impone...
Vediamo uomini,donne,bambini muoversi,correre,parlare,urlare,ridere,semplicemente camminare,stare fermi e seduti.Alcuni ci appaiono belli,alcuni orrendi,alcuni indifferenti,alcuni ci affascinano,alcuni ci respingono,alcuni ci attraggono.Sono corpi pulsanti di vita.Corpi come il nostro.
Dobbiamo immaginare per un momento di non averlo mai avuto un corpo,e di non sapere nemmeno cosa sia.
Immaginiamo di provenire da altre realta',da altri pianeti e incontrare un essere umano.
Guardiamoci.
Un blocco semisolido dal quale spuntano quattro protuberanze lunghe e sformate.Dai movimenti convulsi e confusi.Alle estremita di ognuna altre cinque piccole escrescenze.Il tutto rivestito da un tessuto spugnoso e spesso unto dal colore indefinibile chiamato pelle.Una palla nella quale è scavato un buco umido e profondo chiamato bocca.
Due sfere bianche e bagnate emergono da altri due strappi.Si muovono nervosi e si chiamani occhi.
Due scarabocchi di carne chiamati orecchie.Una protuberanza ossuta,bucata e sibilante chiamata naso.
Una specie di sacco puzzolente contenente una serie di masse umide e viscide chiamate organi.
Ad ogni sollecitazione,suoni confusi,osceni,atroci escono dal profondo di quell'ammasso di carne e ossa chiamato corpo.Corpi che si toccano,si sbattono,si penetrano,emettono urla e sospiri.Suoni bizzarri di creature bizzarre.
E questi corpi esplodono di luquidi.
Fluidi rossi,fluidi maleodoranti e caldi.Fluidi biancastri e vischiosi.Ammassi bagnati di putrida sostanza.Ogni orribile corpo non smette un attimo di secernere qualcosa.Tutti noi non smettiamo mai di secernere qualcosa.
Finche il corpo è vivo,il corpo è bagnato.Baganto di caldo,bagnato di denso,di fredda sostanza,bagnato di grasso,bagnato di calore,bagnato di piacere.Semplicemente bagnato.E una volta che smette di vivere,questo sacco umido ululante e contorto diventa duro e scuro.Marcisce ed emette putrescenza,vermi e malattie.
Siamo davvero creature bizzarre.Eppure la magia della nostra vita è quella di vedere solo bellezza.Ognuno di noi sente il bisogno di abbracciare qualcosa di simile a noi stessi.Un altro corpo.
Riconoscersi.
E sopratutto continuare a secernere qualcosa.

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