martedì 25 dicembre 2012

Un fenomeno avvilente

Premessa.
Lungi da me pensare che la scienza sia una specie di religione definitiva , inscalfibile e indiscutibile.
Ma questo vale per quanto riguarda la capacità di comprensione delle cose nelle loro ragioni più profonde. Senza andare a toccare argomenti troppo specifici, la scienza è il migliore strumento dell'uomo per spiegare e capire il "come" delle cose, ma non necessariamente il "perché". Anzi...



Ora.
Provate a dire tante volta maya.

Mayamayamayamayamayamayamayamayamaya.
Cosa succede? Ovviamente dopo un po' perde completamente il significato al quale viene associato il suono.
E' esattamente quello che ci è toccato subire fino al Venerdì 21 Dicembre 2012.

Maya era il nome di un popolo nobile che qualcuno ha voluto trasformare in una specie di spauracchio.
Dopo la crisi economica e la tristissima musica Coreana la fine dell'anno che sta per appunto finire ha visto anche vincere la superstizione sul buon senso.
Augurandomi che una volta per tutte l'ignoranza venga asciugata dal sole invincibile del solstizio, provo a fare una riflessione del tutto non richiesta.

Ok è finito il baktun cioè quello che per i Maya era un ciclo di 144.000 giorni. E quindi?.
Secondo una strana interpretazione di questo "evento", dettata dal fatto che la mitologia Maya immagina la creazione come qualcosa di "ricostruito" da zero dopo la fine dei precedenti baktun ( mitologia, è bene ricordarlo) e per il riferimento al dio della creazione nel monumento riguardante questo famoso calendario trovato nel sito archeologico di Tartuguero, la fine di questo baktun è anche la fine del mondo.
Un po' come dire: quando finisce il calendario che hai in cucina, finisce il mondo.
Ma facciamo finta di niente e avanziamo.
Il fatto che qualche personaggio bizzarro , nell'era della new age , abbia fatto arbitrariamente due più due basandosi sulla mitologia dei Maya ha fatto si che si creasse l'idea di una profezia che in realtà  non è mai esistita (sarebbe bastato chiedere a qualsiasi studioso di civiltà precolombiane per farsi ridere dietro) e anche se ci fosse stato scritto a chiare lettere "il mondo finisce il 21 Dicembre 2012" , da quando si prende alla lettera una tradizione mitologica di un popolo antico?
E' un po come credere che da qualche parte esiste un tizio con la testa di sciacallo , che è anche il dio della morte e si chiama Anubi, solo perchè gli antichi Egizi hanno detto cosi.
Come se non bastasse una estrosa signora Americana che sostiene di essere in contatto telepatico con degli alieni viventi nei pressi di zeta reticoli ( altra fonte attendibile quindi) ad un certo punto annuncia la rivelazione:
Un pianeta si scontrerà con la terra esattamente in quella data.
E qui ci si ricollega ad un altro caso di mitologia presa alla lettera. Ovvero al mito di Nibiru.
Un appassionato di archeologia misteriosa e di mitologia sumera, tale Zecharia Sitchin , ad un certo punto degli anni '70 pubblica una strana teoria. Secondo i suoi studi gli antichi sumeri conoscevano l'esistenza di un pianeta con un orbita lunga 3600 anni, che una volta vicino alla terra sarebbe causa di cataclismi spaventosi.
Questo pianeta sarebbe appunto questo fantasmagorico Nibiru, descritto minuziosamente nel clima , nella vegetazione e addirittura nei suoi abitanti .  La faccenda è nostrana alle convinzioni ufologiche , ma il fascino del mistero ha una presa potente nell'immaginario collettivo , e la teoria comincia a circolare.
Inutile stare a a spiegare che tutto ciò è frutto di una interpretazione piuttosto personale della lingua sumera, oltre al fraintendimento di alcune descrizioni cosmiche dove questo Nibiru in realtà corrisponderebbe a Giove o forse della Stella polare dato che siamo in altre epoche e i cieli ovviamente risultavano differenti.
Se andate su youtube trovate una marea di video di chi sostiene di avere le prove dell'esistenza di questo pianeta e addirittura riprese video da webcam fisse o fotografie , come se il resto del mondo fosse cieco. Infatti pensare che un oggetto celeste sia visibile solo da una posizione specifica del mondo è un non sense totale.
Qualcuno se ne esce dicendo di avere le prove che dimostrano come la NASA stia occultando tutto.
Ovviamente tutto queste prove non hanno una minima base razionale o scientifica e spesso sono falsi conclamati.
Nella rete ( e non solo ) viaggiano veloci bislacche teorie su allineamenti cosmici, tipo quello tra il sole, la terra e centro della galassia. Tale evento causerebbe distruzione sulla terra. Purtroppo questo avviene dagli anni '80 e continuerà a succedere per un altra ventina d'anni. Chiaramente senza conseguenze dato che secondo leggi della fisica non c'è motivo di interessarsi a suddetti allineamenti. Il massimo poi si tocca con la storia dei 3 giorni di buio a partire dal 21 Dicembe 2012. Cosa che nemmeno in un film di fantascienza ci si permette di concepire.
Non tutti hanno nozioni di fisica o conoscenze adeguate ma tutti hanno possibilità di informarsi o accertarsi delle fonti. Nessuno lo fa e immediatamente ci si casca.
Il grave è quando si apprende di gente che si interroga sul perché delle potenze scientifiche tipo la NASA  ( abbiamo visto che il cinema ci ha insegnato come solo la NASA può sapere le cose) non si esprime a riguardo delle mille teorie pseudoscientifiche delle quali la rete ha brulicato negli ultimi anni. Ora, pensare che la comunità scientifica possa essere tirata per la giacchetta riguardo tematiche da bimbominchia è abbastanza improbabile. Eppure anche questo è accaduto.
Nel momento in cui il servizio domande e risposte della NASA e le mail dei maggiori studiosi cominciano ad essere sommerse di richieste di chiarimento , si è avvertito come questo fenomeno stesse preoccupando sopratutto una fetta di giovani navigatori della rete, ma anche qualche adulto leggermente sprovveduto.
Ecco quindi nascere una FAQ della NASA riguardante le teorie del doomsday del 2012.
Roba da non credere quando questo viene letto, dagli stessi che si chiedevano maliziosamente perchè la NASA non dicesse la sua, come la conferma di una cospirazione tesa a coprire la verità.




La solida realtà non può nulla contro la penetrante forza della superstizione, che oggi viaggia per linguaggi telematici. La stampa con la moda di cavalcare i fenomeni di costume, ci mette del suo a creare confusione.
Ed ecco fino all'ultimo giorno ( da non credere ma è cosi) gente che aspetta la collisione di un pianeta, con buona pace del fatto che se ci fosse un pianeta in rotta di collisione con la terra, a pochi giorni dall'impatto sarebbe un gigante nel cielo e visibile come corpo celeste almeno da una decina di anni prima.
Eppure il senso logico soccombe alla psicosi.
Magari nessuno ve lo diceva in faccia nei giorni precedenti al 21, ma una strana forma di paura era ben presente in molte persone che quotidianamente incontravate. Anche persone solitamente razionali o comunque normali.
La superstizione ha trionfato. E questo si mi ha spaventato.
Andando alla ricerca nella rete , in blog e forum specializzati o semplicemente nei social , si poteva trovare autentica paura, Gente che non dormiva la notte, gente che piangeva ogni giorno , gente che pensava al suicidio.
Insomma gente davvero terrorizzata, e assieme a loro tantissima gente che qualche dubbio se lo poneva.
Tutto questo basato sul nulla più assoluto. Sarebbe bastato un minimo di raziocinio e volontà di informarsi seriamente . eppure niente.
Questo non solo in Italia ovviamente ma in tutto il mondo "civilizzato".
E forse è proprio questo il punto.
Perchè proprio nell'occidente industrializzato e basato sulla forza della ragione esiste questo bisogno di "oscura minaccia" , di caos e distruzione ? Perchè questa necessità di avere paura ?
L'occidente avverte già da parecchio tempo una gravosa sensazione di impero alla fine ella decadenza. Di crollo imminente e di no future.
La coltre scura che pesa sul futuro del "nostro" mondo , la mancanza di prospettive e la perdita di coordinate e strade sicure da percorrere porta sicuramente a percepire come delicatissimo il filo che tiene assieme la società, Questo di certo aiuta una propensione collettiva alla paura per il futuro , alla sensazione di strada chiusa e al bisogno di una catarsi.
Probabilmente questo particolare momento storico ha creato questo fenomeno dove nessuno si è dimostrato immunizzato. Credo che perfino mia nonna conoscesse la faccenda maya. Una profezia tanto inesistenza quanto nazionalpopolare come potrebbe essere San Remo o un maledetto tormentone estivo.
Questa caduta verso il basso , l'incapacità di slegarsi da convinzioni da film di serie B  e una incapacità generale di costruirsi solide basi che resistano alle paludi delle suggestioni collettive hanno dato vita ad un fenomeno che rimarrà nella storia per la sua idiozia.
Insomma in poche parole, il 2012 ha visto l'ignoranza volontaria o involontaria diventare qualcosa di tangibile. Palpabile.
Una ansia diffusa anche nell'ironia e nella ripetizione mantrica di questa parola che ora è diventata un suono mellifluo e leggermente nauseante.
Mayamayamayamayamayamayamayamaya.
Il fatto che tanta gente nel mondo abbia temuto qualcosa per quella data , a me ha spaventato parecchio.
La facilità con la quale le convinzioni sono state manipolate è stata spaventosa. La totale disinformazione è stata spaventosa. La supponenza verso il mondo scientifico a sostegno di pseudoteorie senza mezza base realistica è più che spaventosa , tantopiù che è alla scienza che vengono chieste prove per confutare la veridicità di teorie che di prove non ne hanno manco mezza che sia sensata ( vedi il falso allunaggio o le scie chimiche) .
Quindi a questo siamo arrivati. .
Ad un inquietante sonno della ragione.
Ma forse è' una cifra distintiva della nostra civiltà, quindi sarà il caso di farci l'abitudine 

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