giovedì 10 gennaio 2013

Una piccola guida all'horror cult

Prima di tutto. 
Ha un qualche scopo o motivo d'essere questa specie di classifica? Non credo.Ci penso poi vi dico.
Bene espletata questa formalità inizierei con lo specificare che qui vorrei prendere in considerazione un certo tipo di horror. Quello che nella mia analisi ultima è cult.
Quello che si può intendere come vero cinema di genere, quando l'horror diventava anche industria.
Cinema come divertimento.
Si perché il vero horror è principalmente divertimento. Anche quando è serio. Anche quando vuole fare davvero paura.
Tranne alcune significative eccezioni qui ho preso in considerazione cinema da pomeriggi tra amici, quello da notte horror su Italia1 il martedì in seconda serata. Quello da Zio Tibia e VHS a noleggio in custodia di plastica morbida.
Quello dei servizi che leggevi su Ciak mesi prima di riuscire a vedere la VHS al videonoleggio. 
Quello che non te ne frega se non è realistico. Anzi meglio...
Quello dei mostri che sono veri mostri proprio perché sono finti.
Quello che ti insegna che il male si può sconfiggere. Ma anche sconfitto non dorme mai.
E allora tranne le suddette significative eccezioni trovate di seguito il meglio dell'horror-cult che arriva dagli anni '80 e dai '90.
E allora alla fine perchè tutto questo?
Mi vedo costretto a riproporre la domanda,  ha un qualche scopo o motivo d'essere questa specie di classifica?
A questo punto, dopo questo flusso di coscienza e di ricordi mi tocca dire di si.
Ha il modesto intento di ricordare a chi se lo è dimenticato e a chi magari non l'ha mai saputo che l'horror fortunatamente non è solo un mare di idiozie in 3D e una sequela di remake con scarso senso critico e ancora meno gusto.


PS: Questa classifica non è una vera classifica perché l'ordine è assolutamente causale.
Iniziamo:


1 THE FOG

Carpenter è chiaramente uno dei più grandi geni del cinema tutto. E fin qua ci siamo.
Nonostante Halloween , che rimane pietra miliare ovviamente difficilmente eguagliabile sia come stile che come tecnica,  The Fog per me è il top.
Sarà per il mio debole verso il gotico, dal quale si attinge a piene mani per la costruzione del plot del film.
Sarà per la mia attrazione per tematiche legate ai fantasmi o forse proprio per il mio sconfinato amore per la nebbia ( si mi piace la nebbia ) ma questo film è uno di quelli che mi porterei in una isola deserta dotata di lettore DVD.
La ciurma di una nave fantasma che il giorno dell'anniversario del naufragio, al quale è legata la nascita di un paesino di mare, torna dall'oceano e dalla morte accompagnata da una densa nebbia luminescente seminando terrore.
E' un storia troppo figa per non essere cult.
La nebbia plasmata in movenze seducenti e minacciose come un reale personaggio dotato di volontà è da brividi , come anche il salso putrido che sembra di avvertire in presenza dei fantasmi.
Poi il duro del cinema horror anni '80 Tom Atkins fa il resto, in compagnia della scream queen Jamie lee curtis. C'è anche la madre della Curtis cioè Janet Leigh, la donna della doccia di Psycho.
Insomma ripeto, il top.

2 HELLRAISER

Nella galleria delle maschere degli anni '80 il pinhead di Hellraiser merita un posto d'onore.
La sarabanda sado-demoniaca capeggiata da Mr.spilli-in-faccia crea un nuovo immaginario in bilico tra il metodo paranoico-critico alla Dalì e un dungeon fetish alla fine di una serata movimentata.
La storia è quella di una scatola magica di antica origine creata per evocare i terrificanti Supplizianti ( o cenobiti nella versione originale), dei torturatori infernali desiderosi di prendersi l'anima di chi li evoca alla ricerca di un fantomatico "piacere assoluto" evidentemente di stampo masochistico. 
Il film è diretto nel 1987 dallo scrittore Clive Barker ( se non lo conoscete rimediate) che ovviamente è autore della storia e dei personaggi stessi. E' un film che supera la barriera sonica del film di genere diventando una sorta di bizzarria surrealista esteticamente affascinante. 
Il fatto che sia stato trasmesso anche nel prestigioso Fuori Orario di Ghezzi la dice lunga..
La colonna sonora originalmente doveva essere della band elettronico-esoterica dei Coil ( tanto per capire lo spessore del film ) ma poi si optò per soluzioni più commerciali. 
Ha 7 seguiti . L'ultimo non è arrivato in Italia e non c'è nemmeno  il pinhead ed è ovviamente disconosciuto da Clive Barker. Il 2 e il 3 invece meritano. Lasciate perdere tutto il resto.

3 LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI ( remake di Tom Savini )

Vabeh non posso mettere un macigno come La notte dei morti viventi di Romero dato che per quanto mi riguarda dovrebbe essere patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO .
Vi piazzo lo storico remake del 1990, diretto dall'unico in grado di toccare questo capolavoro senza farlo diventare ridicolo. Tom Savini. 
I più giovani lo riconoscerebbero come uno dei poliziotti di PlanetTerror, ma Savini è il più noto genio degli effetti speciali del cinema horror. Erano suoi gli effetti dell'originale notte dei morti
Qui Romero riscrive la sceneggiatura adattandola ai tempi moderni, aggiungendo un personaggio femminile e confermando il pesante uso social-politico del cinema horror. 
Gli zombie qui sono bellissimi e ridefiniti nell'estetica. Questo remake riconsidera l'aspetto tipico degli zombie per il cinema di genere successivo.  
Il terrore è inalterato rispetto all'originale, come anche l'inaspettato gioco di rapporti tra i protagonisti asserragliati nella casa di campagna.
Qui gli anni '80 vengono lasciati alle spalle definitivamente.
Questa è stata anche l'occasione di guadagnare qualcosa dalla Notte dei morti, visto che l'originale non ha portato nulla agli autori, data la perdita precoce del copyright.
Non si vede più in TV da un secolo.
Cercate il DVD.


4 NIGHTMARE - Dal profondo della notte

The king. Il babau. 
Chiamatelo come volete ma senza Freddy Krueger il mondo dell'horror sarebbe peggiore.
L'incarnazione dell'uomo nero che vaga tra i sogni dei giovani mescolando le carte tra onirico e reale e mettendo in pericolo la loro vita è una specie di metafora profetica del destino di una società. 
In realtà si trattava di una vera e propria visione oscura di Wes Craven . L'immagine di Freddy infatti è creata su modello di un barbone che terrorizzò Craven da bambino.  
Con la pelle bruciata, i vestiti luridi e un guanto di artigli è la figura nera per eccellenza evocata dagli incubi dell'infanzia di chiunque. 
Esteticamente , per gli standard del cinema horror dell'epoca , è un film eccezionale. Alcune scene sono irripetibili, la dimensione dell'incubo è resa perfettamente e vedendo come è andata con il remake credo che certe lezioni non siano state raccolte. 
Non facciamo gli snob rompipalle e accettiamo pure ma quello che non è accettabile è che qualcuno si dica appassionato di cinema senza aver visto Nightmare on elm street.
E poi c'è Johnny Deep al suo debutto. 
E' il 1984. 

5 CANDYMAN

La classica leggenda urbana del dire cose strane davanti allo specchio, a mezzanotte con una candela accesa o con altre varie modalità,  per evocare fantasmi e presenze demoniache qui trova il suo compimento in una figura assolutamente inquietante. Candyman arriva direttamente da un racconto di Clive Barker dal sapore blaxploitation di derivazione sociale. Infatti l'entità che si materializza da oltre lo specchio è il fantasma di un giovane schiavo ucciso barbaramente per una ingiustizia e radicatosi come figura mitica nel folklore della comunità nera di un quartiere ghetto. 
Una giovane scettica studentessa di folklore popolare , indagando sulla tradizione del Candyman decide di provare a se stessa l'inconsistenza della  leggenda, sbagliando.
Il film è inquietante e fortemente sanguinoso. La mano morbosa di Barker si vede eccome.
Un bel horror come non ne fanno più. Era il 1992.

6 CABAL

Tocca parlare ancora di Clive Barker e delle sue visioni da grand guignol.
Cabal è praticamente la Storia infinita del cinema horror, dove Fantàsia qui è il mondo delle creature della notte chiamato Midian: una città segreta nascosta sotto un cimitero. 
La città segreta di Midian è minacciata dagli umani e va salvata da un prescelto che nello specifico si rivela essere il protagonista Boone. 
Raccontato cosi può sembrare davvero ridicolo secondo i canoni moderni. In realtà è una specie di Orfeo e Euridice in chiave oscura,  bomba delirante oltre ogni limite. 
Creature di ogni tipo popolano questa realtà alternativa di reietti che per il gusto attuale sono più carnevaleschi che spaventosi , ma nel 1989 si cercava esattamente questo tipo di  fuga dal reale quando si pensava ad un horror.
Nella parte di un enigmatico e pericoloso psichiatra che instilla false convinzioni al fragile protagonista Boone c'è David Cronenberg. Uno che fa paura anche quando sta fermo e zitto.
Non va raccontato ma solo visto. Fatelo.

7 CIMITERO VIVENTE

Quando l'horror coinvolge i bambini la cosa si fa sempre pesante. 
L'inquietudine e la paura che generano è pari solo al forte disagio di vederli vittime di avvenimenti orrendi.
In questo film , animali e bambini sono la leva della paura e del disagio.
L'ho rivisto recentemente dopo tanto tempo e cacchio ,è davvero forte. Alcune scene sono difficilmente sopportabili anche per un pubblici che ha fatto mille indigestioni di svariate violenze continue sugli schermi. 
La storia è quella di un terreno segreto dove una volta seppelliti i proprio morti, questi tornano ai loro cari anche se decisamente cambiati.
Il film invece di essere incentrato totalmente in efferatezze si avvita nel rapporto con la morte,con il folle tentativo di sfidarla e con le angoscianti reazioni psicologiche dei protagonisti. Ma non temete, ci sono pure i morti viventi e le efferatezze.
E' uscito lo stesso anno di Cabal, ma qui stavolta Barker non c'entra. Però Stephen King si.
Mary Labert , la regista, purtroppo non eguaglierà più il risultato raggiunto in Cimitero vivente che visto oggi non sembra invecchiato di un giorno. 


8 DIMENSIONE TERRORE

Questo è il film perfetto da vedere in estate, magari in compagnia di amici con la voglia di buttarsi per terra dal ridere e lanciando pop corn sulla TV. Una volta l'horror era anche questo.
Ritorna il duro dell'horror ottantone Tom Atkins nella parte di un poliziotto da Hard boiled.
La vittima di un parassita alieno precipitato sulla terra negli anno '50, dopo essere stata ibernata viene scongelata nel 1986 da degli idioti come prova di iniziazione per una confraternita. Questo chiaramente genera un casino.
Quando si parla di B-Movie non si può fare a meno di parlare di questo film dove c'è praticamente tutto. Da alieni a corpi vaganti privi di volontà. 
Il DVD ve lo sognate. 
Solo per Indiana Jones del cinema.

9 L'ALDILA'....e tu vivrai nel terrore!

Prima eccezione. 
Un horror del 1981 ma che non ha niente a che fare con lo stile e l'universo degli  eighties.
Il supermegacult per eccellenza. 
Un film di Lucio Fulci. Spero non debba spiegare chi è Lucio Fulci. 
Non ha niente a che fare con un certo trashismo che contraddistingue l'horror Italiano di quei anni. 
Questo è un capolavoro con momenti di alto cinema ( la strada che si perde all'orizzonte e i passi inesistenti del fantasma, in loop nella ricordo della protagonista) e feroci momenti gore.
Un vecchio hotel viene ereditato da una ragazza Newyorkese. Già durante il restauro avvengono bizzarri avvenimenti. Si scoprirà che l'hotel è costruito su di una delle porte per l'inferno. 
L'escalation degli avvenimenti porta i protagonisti a spingersi sempre di più verso il baratro, arrivando ad una conclusione terribile. 
Tecnicamente altissimo, è probabilmente uno degli film più influenti del genere. 
Un film pieno di sussurri ( tecnica artigianale tutta Fulciana per creare una inconscia atmosfera di disagio) e di immagini violente. Storica la pistola dai colpi infiniti nell'ospedale asserragliato da una orda di morti viventi, in un momento dove la realtà sta ormai perdendo i pezzi in favore dell'oscurità. 
Scordatevi gli happy end.
Attualmente il DVD è fuori stampa quindi per trovarlo vi tocca pagare un bel pò. 
Ringraziate Quentin Tarantino che ne curò il restauro e la ridistribuzione nelle sale Americane nel 1998.

10 LA CASA DEL 1000 CORPI

Altra eccezione .
Texas chainsaw massacre sarebbe un pò banale e lontano da quello di cui voglio parlare qui.
E allora vi metto sta bomba del 2003 . Un film di quel personaggio colorito che risponde al nome di Rob Zombie ( !!! ) .
Inizia in maniera un pò spiazzante per un maniaco del vecchio cinema come me. 
Un ritmo un pò troppo spezzato, saturo e in bilico tra un certo Oliver Stone e il mondo dei videoclip.
Si assesta presto però in un delirio coloratissimo di figure caricaturali dello slasher classico per amanti del degrado white trash sudista che ci ha regalato mille perle.
Centinaia di film rimasticati, digeriti e ributtati su pellicola attraverso un immaginario assolutamente personale e debitore al sano vecchio horror. 
Più la storia prosegue più si sprofonda in un orrore senza fine fatto di creature semi-umane e orrendi rituali , arrivando direttamente dalla classica famiglia di matti assassini che sequestra giovani annoiati cittadini.
Esteticamente è geniale. Rimane un caso isolato in un panorama cinematografico tristissimo.
Il Santa sangre dell'horror.

11 976-CHIAMATA PER IL DIAVOLO

Quando Robert Englund non insegue giovani nei loro incubi nei panni di Freddy Krueger si cimenta nella regia riuscendoci benissimo. Almeno in questo caso del 1988.
Nell'epoca del telefono amico non poteva mancare il servizio "predizione del futuro". Il servizio si rivela presto molto efficace. Forse troppo.
I due cugini Hoax ( un ragazzo tranquillo e poco sveglio) e Spike ( bel teppistello di periferia dal cuore tenero) scatenano un casino giocando con questo misterioso telefono amico.
Un cult dell'horror rock & roll. Da adolescente avrei voluto essere uno dei bulletti maniaci dell'horror, proiezionisti al cinema dove si svolgono alcuni fatti del film.
L'inferno di ghiaccio è una bella trovata...
Dovete lavorare per trovarlo dato che la versione DVD non è ancora uscita.


12 DELLAMORTE DELLAMORE

L'ultimo grande horror del 20° secolo per Nocturno.
Metafisico e sognante con la giusta influenza del gotico padano e della letteratura horror dei morti viventi.
Film triste e malinconico è davvero l'ultimo vero grande film di genere. 
Per le nuove generazioni è dura comprendere l'equilibrio precario tra ironia paura e fascino intrinseco in questa pellicola, come del resto è difficile comprendere anche le altre pellicole fino a qui elencate ( pellicole si , no roba 3D ). 
Per parlare in maniera completa di questo film si dovrebbe parlare anche di Tiziano Sclavi, del romanzo dal quale è tratto il film e sopratutto di Dylan Dog. Fantastica serie a fumetti ancora esistente anche se ormai ben diversa da quello che rappresentava all'epoca. 
Si dovrebbe parlare della forza del sogno e dell'aspetto romantico della paura. Si dovrebbe parlare di un sacco di cose.
Quando usci mi sembrò il film perfetto.
Vi basti sapere che quando lo vedo quasi mi commuovo.
Stop.

13 MORTE A 33 GIRI

E' chiaro a tutti che l'heavy metal è musica maligna e porta un sacco di guai.
Cosa succede quando un loser tormentato dai bulli più stronzi della storia del cinema ascolta un disco maledetto dalle pratiche esoteriche del proprio autore? succede tutto quello che succede in questo film.
Il coattismo metal americano degli anni '80 incontra l'horror da Venerdì sera e questo basta per essere un cult.
E' ovviamente vergognoso e per questo fantastico.
Anno di grazie 1986.

14 SOCIETY

E' un horror? A distanza di anni non l'ho ancora capito.
L'opera prima di Brian Yuzna , studente di teologia che molla tutto per il cinema, è un caso più unico che raro. Un film dove non succede niente fino agli ultimi 20 minuti dove poi succede l'inferno Dantesco.
Terribilmente eighties e decadentemente kitsch nell'estetica (siamo nell' 1989) è una disgustata critica sociale prima che di essere un horror e il senso di angoscia e nausea non ti abbandona per un secondo.
Inarrivabile l'orgia di follia finale. La trama non ve la dico nemmeno.
Morboso e malato come pochi altri film in circolazione. Quando vidi le immagini su Ciak all'epoca me le sognai per giorni. 
Siete fortunati esiste il DVD.

15 IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI

L'horror punk è una nota e fiorente scena musicale ma per quanto mi riguarda è anche un genere cinematografico grazie a Il ritorno dei morti viventi.
Nel 1985 l'uscita di questo film è andata in contemporanea con il serissimo Il giorno dei morti viventi di Romero. 
Il re dei morti viventi fu battuto proprio da questo film. Questo la dice lunga su quanto bisogno di evasione ci fosse negli anni finali della guerra fredda, delle piogge chimiche e del Chernobyl prossimo venturo. 
Un gruppo di vandali punk si trova nel bel mezzo di una invasione di zombi intelligenti e veloci, che tra le altre cose svelano quanto orribile sia la morte. Tutto il caos nasce dalla liberazione di un morto vivente ibernato in una sorta di fusto chimico dell'esercito.
La malsana idea di bruciarlo genera una pioggia chimica di cenere infetta che risveglia tutti morti di un cimitero, e non vi dico come pensa di risolvere la cosa l'esercito.
Il film è divertentissimo e abbastanza scanzonato nonostante il peso dell'orrore e l'evidenza di una società nel pieno della sua decadenza. 
Un film da guardare a massimo volume.


16 RAGAZZI PERDUTI

Il mito del vampiro è sopratutto mito dell'eterna giovinezza.
Quando l'eterna giovinezza del vampiro coinvolge dei giovani belli e maledetti motociclisti dal look generato da un incidente stradale tra i Motley Crue e Jim Morrison, il cult è dietro l'angolo.
Vampiri si diventa in un modo singolare, cioè bevendo una sorta di bibita al sangue ( !!! ) dal potere vampirizzante. Il cinismo e la sfacciataggine di questi teppisti vampiri in motocicletta scorrazzanti nella California del 1987,  rende il film una sorta di Gioventù bruciata in versione horror. 
Aveva le carte in regola per essere un decadente manifesto di una generazione nichilista pre-grunge.
"Dormire tutto il giorno. Festeggiare tutta la notte. Non invecchiare mai. Non morire mai. È bello essere un vampiro! " è un grande slogan promozionale.
Ci sono Corey Heim e Corey Feldman. Può bastare?


17 AMMAZZAVAMPIRI

Cosa succede se il tuo vicino di casa è un vampiro?
Tiri su un casino coinvolgendo il più famoso ammazzavampiri della TV ovviamente. 
E' un must del teen horror degli anni '80. Qui per la precisione siamo nel 1985 e si vede. 
Potrebbe essere una versione horror dei film di John Huges.
I vampiri sono davvero unici data la loro spaventosa bruttezza. In effetti una caricatura cosi forte non è più stata azzardata. 
Ogni tanto ricompare in TV. Ma molto tardi.


18 L'ALBERO DEL MALE

Le dee femminee delle varie tradizioni pagane non erano ancora state scomodate come entità maligne da film horror.
Ed eccoci quindi. Riti druidici coinvolgono bambini sottratti dalle loro case usando appunto una creatura della natura incarnata in una seducente baby-sitter.
Misterioso film trasudante sensualità e un pò di orrore. Al tempo ( 1990 ) sembrava parecchio inquietante.
Il tema non è mai stato ripetuto. La sua unicità lo rende sufficientemente cult. 
Stravisto all'epoca e poi scomparso.
Niente DVD.
Vi sfido...

19 DOLLS

Non so se sia giusto inserirlo nel calderone del cinema horror, ma l'inquietudine generata da bambole di ceramica viventi una vita propria è forte.
Alcune persone si trovano sorprese da un temporale nella campagna e l'unico rifugio sembra una vecchia villa che si scopre essere popolata da un mare di bambole inquietanti.
Stuart Gordon fa un vero capolavoro usando il fascino della tecnica stop-motion e le ombre delle vecchie case di campagna . Si evidenzia il contrasto tra la nostalgia per una certa tradizione, anche dei sogni, e la bassezza del mondo moderno rappresentato dalla matrigna arpia legata al denaro e dalle due povere delinquentelle agghindate da tipico punk del 1985.
Romantico e semplice ma ovviamente introvabile.
Tra l'altro girato in Italia.


20 IL BUIO SI AVVICINA

Uno sorta di spartiacque tra il vecchio horror e la concezione seriosa e convinta dell'horror moderno, nonostante sia un film del 1987.
Vampiri nomadi e white-trash nel deserto Americano vivono di predazione e promiscuità. 
Uno sporco camper dai vetri oscurati per proteggersi dalle mortali ustioni del sole li porta a spasso per le provincie annoiate a desolate.
Il vampirismo è una vera e propria malattia del sangue, dalla quale solo attraverso una completa trasfusione si può guarire. Ma serve la volontà di farlo.
Nel pieno flagello da AIDS. la malattia vampirica del sangue tanto facile da contrarre se sprovveduti ma possibile da sconfiggere con la forza di volontà è un sogno nell'incubo.
Cattivo e serioso, quanto oscuro e triste.
Purtroppo è un film dimenticato ed estremamente sottovalutato.

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