mercoledì 22 maggio 2013

Chi conosce Domino Harvey?






Avete mai sentito un nome femminile tanto bello?
Domino. Un nome misterioso, androgino, elegante ,un tantino estroso e di certo non comune.
E infatti non era certo una ragazza comune Domino Harvey.
Cominciando dalla fine si può dire che Domino Harvey non c’è più. E’ morta nel 2005 a 36 anni in uno spoglio appartamento di Hollywood. 
E’ morta di infarto, dovuto probabilmente all’abuso di sostanze stupefacenti dalle quali ultimamente era dipendente. E cosi finisce la sua vita.
La sua storia invece inizia in Inghilterra. Suo padre era Laruschka Mischa Skikne meglio conosciuto come Laurence Harvey, noto attore cinematografico dalla lunga e ricca carriera. La piccola Harvey quindi nasce e cresce in un ambiente decisamente agiato e ricco di possibilità.
La giovane Domino sviluppa da prestissimo un deciso senso dell’azione.
Nelle noiosissime scuole private dove le figlie di nomi noti del jet-set e i pargoli delle famiglie bene convivono tra simili con la scusa di una istruzione migliore, la Harvey si distingue presto per la veloce diffusione di nasi rotti tra le smorfiose compagne.

                                                                         

Ha proprio tutte le fortune la giovane Domino, dato che la natura l’ha dotata anche di bellezza. E infatti , dopo essere stata espulsa da parecchie scuole, finirà con il fare la modella ma sarà solo una parentesi della sua vita. Le passerelle non sono altro che il proseguo di una vita che non la appartiene e che fondamentalmente sente come densa di solitudine.
Ben presto la noia e l’inconsistenza di questa vita facile e priva di scosse la porta alla ricerca di qualcosa che la porti a ad esplorare terreni ai più sconosciuti e impraticabili, terreni difficili anche  tra quelli come lei che le possibilità le hanno tutte .
Un giorno si imbatte in un volantino che pubblicizza un seminario tenuto da Ed Martinez, veterano del Vietnam e noto cacciatore di taglie.
                                                                                                                                                             

                                      
E’ amore a prima vista con quel mestiere che più che un lavoro è uno stile di vita, fatto di pericolo , di appostamenti, di inseguimenti e spesso di sparatorie.
Domino quindi diventa parte di quel mondo a confine tra legalità e crimine vivendo armata fino ai denti e rischiando la vita proprio per vivere. I ricchi genitori invece di un gioiello , di una automobile o di una borsetta di Prada regalano alla figlia un bel giubbotto antiproiettili in kevlar. Un ultimo gesto di attenzione verso la bambina che ha scelto una strada che mai avrebbero osato pensare.
Rimanendo sul confine della legalità il rischio di cadere dall’altra parte è concreto e infatti da soldatessa armata contro le gang di Los Angeles, alla fine della sua vita pare aggirarsi tra le fila di spacciatori e criminali di strada.
Non venga la tentazione di pensare ad un lungo e pericoloso capriccio di una ragazza viziata, dato che affrontare la canna della pistola non è esattamente un capriccio e non ha mai fatto paura alla giovane Harvey che anzi, dentro ne vedeva il suo destino fatto di azione. In fin dei conti azione pura.
E questo è sufficiente per ricordarla con benevolenza.
Su Domino c’è anche un film ORRIBILE  realizzato con la collaborazione della stessa Domino. Non me la sento di consigliarlo nonostante ci sia Mickey Rourke.  Anzi evitatelo e basta.

1 commento:

  1. Tosta, veloce, gagliarda, di intelligenza pronta, un magnetismo animale negli occhi, bellezza androgina irresistibile, una che bruciava la vita così, è chiaro che non sarebbe invecchiata in una casa di riposo😯, forse lei avrebbe preferito morire al lavoro, nel bel mezzo di una sparatoria🔫, ma non si può avere tutto dalla vita, e penso che lei, con il suo sorriso enigmatico e un tantino beffardo tutto questo lo sapeva già, quello che vogliamo e sogniamo nella nostra mente non corrisponde a quello che troviamo nella vita, ma lei era riuscita a trovare il suo scopo, aveva fatto la cosa giusta, sempre sul filo del rasoio, sempre con l'adrenalina di chi sa che prima o poi si deve morire, e quindi tanto vale ballare con la morte, nell'attesa che tutto passi, anche se in realtà quel desiderio di vivere, di conoscere, di indagare, di sfidare la vita non muore mai, è pura energia che lei ancora ci trasmette dal suo sguardo, in una vecchia foto, la testa rasata, le labbra che accennano un sorriso ironico. Addio Domino.

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